domenica 27 maggio 2012

Eccomi qua.
Mio marito ed io pratichiamo la disciplina domestica. Sin dall’inizio eravamo d’accordo sul principio generale che l’uomo in casa debba comandare, e la donna obbedire. So che non suona molto moderno, ma a me piace così: mi piace un uomo che mi domini e non che si faccia comandare a bacchetta. Non troverei eccitante stare con un uomo che si fa dire da me cosa deve fare.
Lui in questo è perfetto: sembra nato per comandare e non gli piace affatto che io non gli ubbidisca. Il che, francamente, succedeva abbastanza spesso. Lo amo, però sono sbadata, disordinata, polemica e spesso troppo nervosa. Mi ritrovavo a rispondergli e ci tenevamo il muso per giorni, ognuno nel suo angolo.

Poi, la svolta.

La disciplina domestica. Adesso, se sgarro le prendo. E finalmente è tutto più semplice. Nessun risentimento da parte sua, io ho smesso di dire cose di cui mi pento, ed entrambi abbiamo smesso di lanciarci addosso recriminazioni. Ah, l’avessi scoperta prima!

1 commento:

  1. Anche noi pratichiamo la disciplina domestica. Il mio compagno ama comandare e farsi ubbidire e cerca di proseguire l'educazione che mi hanno impartito i miei genitori. Un'educazione severa. Lui sa cosa é giusto e come devo comportarmi e se non riconosco la sua autorità me le dà sul culetto. Mi mette sulle sue ginocchia o faccia al muro e me lo fa diventare tutto rosso. Vorrebbe dei testimoni quando combino le cose più gravi, ma al momento non abbiamo ancora trovato le persone adatte. Se me le desse davanti a testimoni la mia umiliazione sarebbe ancora più forte e così la mia sottomissione sarebbe ancora più riconosciuta. Probabilmente sbaglierei di meno e sarebbe meno necessario praticare la disciplina domestica

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