Dura lex, sed lex!
Fino al 1963 era in vigore in Italia lo ius corrigendi, ovvero il diritto del marito di punire, anche fisicamente, la moglie ritenuta responsabile di errori, con lo scopo appunto di “correggerla” .
Oggi questo diritto giuridico non esiste più. Credo sia un peccato per me e per altre donne che credono fermamente nel diritto del marito di correggerle, e nel proprio dovere di essere disciplinate dall'uomo che amano e di cui si fidano.
Cancellare del tutto lo ius corrigendi coniugale equivale a mettere fuori legge uno strumento importante del percorso di crescita di tante coppie, che, anche se adulte e consenzienti, per praticarlo devono nascondersi.
Il fatto che alcune mogli, senza obblighi di legge e di propria spontanea volontà, si sottomettano alla disciplina che i loro mariti giudicano più idonea per loro, dimostra che questa opera di correzione puo' avere una valenza positiva ed essere desiderabile e desiderata.
Personalmente non mi dispiacerebbe una riedizione dello ius corrigendi, con delle importanti modifiche:
- la possibilita' per le coppie che lo desiderano di includerlo fra i doveri coniugali,
- la possibilita'di esercitarlo liberamente e alla luce del sole, senza tabu' o pregiudizi, come si esercitano tutti gli altri doveri nel matrimonio,
- l' opportunita' di concordare fra coniugi come, quando e perche' praticare una sana e consensuale disciplina domestica.
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