E' passato un bel po' di tempo, e devo registrare una piacevole novità!
Per un bel po' non ho sentito più nè Adele nè Matteo e francamente non mi sono preoccupata di sapere come stesse andando con la DD. Ho dato per scontato che fossero tornati alle vecchie abitudini, con lei che lo tiranneggiava e lui che subiva.
Finchè, un paio di settimane fa, mentre ero in ufficio, mi è squillato il cellulare. Era Adele.
"Dice che ieri gli ho risposto male, e stasera, quando torna a casa, mi punirà" ha detto con voce concitata. Non riuscivo a capire se fosse arrabbiata o allegra.
"Ah!" ho mormorato, incerta.
"Accidenti, è tutto quello che hai da dirmi?" mi ha urlato. Poi ha continuato:
"Sono davvero emozionata! Insomma, dopo tanti anni in cui Matteo mi sembrava un bravo ragazzo privo di slanci, un tranquillone prevedibile accanto al quale invecchiare annoiandosi serenamente,finalmente mi sembra di vederlo con occhi diversi! Dopo quasi un anno a blaterare di Disciplina domestica, a leggere qualunque cosa su internet e a rimuginare sul fatto che non se la sentiva e che gli sembrava una barbarie, finalmente la settimana scorsa ha comprato un paddle su internet e lo ha appoggiato sul comodino. E stamattina mi ha detto che mi punirà! La mia prima punizione! Non so da quanto tempo non provavo emozioni così forti!" ha urlato.
"Bè, mi fa piacere. Voglio dire, è bello che troviate nuovi stimoli nella DD" ho biascicato. Non sapevo proprio cosa dire.
"Va bene, volevo solo informarti" ha tagliato corto lei, che in fondo aveva solo bisogno di qualcuno che l'ascoltasse. Ci siamo salutate.
La sera, verso le undici, dopo che avevo finito di lavare i piatti e stavo andando a letto, ho ricevuto un suo SMS. (lo copio fedelmente, punti esclamativi inclusi) "Maledizione, non mi avevi detto che era così doloroso!!!! Ho il sedere in fiamme. E' stato bellissimo, però! Tremo ancora tutta!" Ecco, cara Adele, questo è il prezzo delle forti emozioni, del non annoiarsi serenamente, del poter guardare al proprio compagno come ad un vero uomo, e non a un pupazzetto di peluche. Benvenuta nella DD!
disciplina domestica
mercoledì 1 giugno 2016
mercoledì 4 giugno 2014
Adele ed io ci siamo trovate per una pizza, in un posto che conosce lei e che non ha scelto a caso. La pizzeria più deserta e fuori mano che abbia mai visto: decisamente Adele non voleva nemmeno rischiare che qualcuno ci sentisse. A tavola ha fatto la vaga per un po' , poi e' entrata in argomento.
"Quindi Daniele ti picchia?" Mi ha chiesto con aria maliziosa. Ecco, mi sono detta. Partiamo già in salita. Ho sorriso.
"Non mi picchia. E' solo che parecchi anni fa abbiamo concordato che ogni mio comportamento sgradevole sarebbe stato punito"
"Non mi sembra molto maturo" ha obiettato.
"Nemmeno sbeffeggiate l'uomo che ami in pubblico lo è" ho ribattuto, con aria indifferente.
Adele ha accusato il colpo.
"E.... Funziona?" Mi ha chiesto.
"Direi proprio di si"
"Be, in effetti, non vi ho mai visto litigare" ha ammesso. Siamo rimaste in silenzio per un po.
"Non ti pesa che sia lui a comandare e a decidere?" Mi ha chiesto.
"Al contrario. Mi fa sentire terribilmente sollevata. Sono contenta che la responsabilità di guidare e comandare non tocchi a me" Adele ha annuito.
"Non mi piace dover essere sempre io a prendere le decisioni e darmi da fare. Vorrei che Matteo facesse l'uomo" ha ammesso.
"Come fa a fare l'uomo, se appena apre bocca lo zittisci o lo umili? Per forza si ritira in buon ordine e ti lascia da sola a battagliare! Se invece tu gli dessi fiducia e considerazione, se gli riconoscessi tu per prima un minimo di autorevolezza e potere, lo vedresti meno defilato e più attivo" le ho detto
"Dici? E per far questo devo permettergli be... Insomma... Di picchiarmi?"
Ho sospirato. "Dagli potere. Rispettalo. Mostra un atteggiamento timoroso e reverente. Fagli capire che tu per prima lo reputi capace di essere forte, temibile e al tempo stesso protettivo. Come fa a sfidare il mondo per difendersi, se tu per prima lo fai sentire un coglione?"
Il cameriere ha trasalito. Meno male che nella pizzeria c'eravamo praticamente solo noi. Adele mi ha fatto segno di abbassare la voce.
"Quindi io dovrei provare questa... Come si chiama? Ahahahahahaha, già, disciplina domestica, per rendere il mio rapporto più felice?" ha chiesto, dubbiosa.
"Senti Adele, tu non devi fare proprio niente, sai. La vita e' tua, Matteo e' il tuo uomo, questo e' il vostro rapporto... Fai quel che ti pare" ho detto, alzandomi. Ero stufa. Lei mi ha trattenuto per un braccio.
"Va bene, non è il caso che ti offendi... La posso provare benissimo, questa disciplina domestica...ho provato tante cose, questa non è la peggiore. Un po' antiquata per il mio modo di vedere, ma insomma..."
Ha concluso. Abbiamo finito le pizza in silenzio. Staremo a vedere!
"Quindi Daniele ti picchia?" Mi ha chiesto con aria maliziosa. Ecco, mi sono detta. Partiamo già in salita. Ho sorriso.
"Non mi picchia. E' solo che parecchi anni fa abbiamo concordato che ogni mio comportamento sgradevole sarebbe stato punito"
"Non mi sembra molto maturo" ha obiettato.
"Nemmeno sbeffeggiate l'uomo che ami in pubblico lo è" ho ribattuto, con aria indifferente.
Adele ha accusato il colpo.
"E.... Funziona?" Mi ha chiesto.
"Direi proprio di si"
"Be, in effetti, non vi ho mai visto litigare" ha ammesso. Siamo rimaste in silenzio per un po.
"Non ti pesa che sia lui a comandare e a decidere?" Mi ha chiesto.
"Al contrario. Mi fa sentire terribilmente sollevata. Sono contenta che la responsabilità di guidare e comandare non tocchi a me" Adele ha annuito.
"Non mi piace dover essere sempre io a prendere le decisioni e darmi da fare. Vorrei che Matteo facesse l'uomo" ha ammesso.
"Come fa a fare l'uomo, se appena apre bocca lo zittisci o lo umili? Per forza si ritira in buon ordine e ti lascia da sola a battagliare! Se invece tu gli dessi fiducia e considerazione, se gli riconoscessi tu per prima un minimo di autorevolezza e potere, lo vedresti meno defilato e più attivo" le ho detto
"Dici? E per far questo devo permettergli be... Insomma... Di picchiarmi?"
Ho sospirato. "Dagli potere. Rispettalo. Mostra un atteggiamento timoroso e reverente. Fagli capire che tu per prima lo reputi capace di essere forte, temibile e al tempo stesso protettivo. Come fa a sfidare il mondo per difendersi, se tu per prima lo fai sentire un coglione?"
Il cameriere ha trasalito. Meno male che nella pizzeria c'eravamo praticamente solo noi. Adele mi ha fatto segno di abbassare la voce.
"Quindi io dovrei provare questa... Come si chiama? Ahahahahahaha, già, disciplina domestica, per rendere il mio rapporto più felice?" ha chiesto, dubbiosa.
"Senti Adele, tu non devi fare proprio niente, sai. La vita e' tua, Matteo e' il tuo uomo, questo e' il vostro rapporto... Fai quel che ti pare" ho detto, alzandomi. Ero stufa. Lei mi ha trattenuto per un braccio.
"Va bene, non è il caso che ti offendi... La posso provare benissimo, questa disciplina domestica...ho provato tante cose, questa non è la peggiore. Un po' antiquata per il mio modo di vedere, ma insomma..."
Ha concluso. Abbiamo finito le pizza in silenzio. Staremo a vedere!
lunedì 2 giugno 2014
Allora, ho già scritto di Adele e Matteo: lui remissivo e lei dispotica, irosa, aggressiva. Non è che non gli voglia bene: e' che non sa trattenersi. Gli fa scenate terribili, anche in pubblico, poi se ne pente, ma è troppo tardi. Daniele dice che è colpa di Matteo, che non sa farsi rispettare.
Più di qualche volta, Daniele ha commentato: "dovrebbe tirarle su la gonna e farle il sedere blu".
Detto fatto.
Ieri è tornato a casa dicendo che Matteo era particolarmente in crisi e aveva bisogno di aiuto. Dopo averci girato attorno un bel po', ha ammesso di averglielo detto: della DD, di noi che la pratichiamo, insomma TUTTO!
Matteo si è dichiarato entusiasta, ha detto che era proprio quello che ci voleva per risollevare la sua vita di coppia e darle un nuovo inizio, e ne ha parlato con Adele!!! E Adele ovviamente è scettica, anche se - pare- ha convenuto sul fatto che Daniele ed io siamo una bella coppia, senza contrasti ne momenti di tensione.
Di qui l'idea dei due uomini, che io parli con Adele e la convinca a sperimentare la DD.
"Ma ti pare che possa parlare di cose così private?" Ho detto a Daniele, scandalizzata.
"Ma se tieni un blog!" Ha obiettato.
"Intanto, chi ti dice che il mio blog l'abbia mai letto qualcuno! Poi, se anche fosse, sarebbe qualcuno che non conosco e che non mi conosce"
"Non fare la bambina! Siamo due adulti e nessuno ci può giudicare. Caso mai, ci possono prendere a esempio"
"Ma io mi vergogno"
"Non ti devi vergognare di essere una donna vera, che conosce il suo ruolo e accetta le conseguenze dei suoi errori!"
Insomma, alla fine l'uomo e' lui, lui comanda ed io obbedisco, domani sera Adele ed io ci vedremo per una "serata fra ragazze". In cui dovrò rispondere alle sue domande - sicuramente imbarazzanti - e dare consigli.
Lo so che mi sto cacciando in un guaio!!!
Più di qualche volta, Daniele ha commentato: "dovrebbe tirarle su la gonna e farle il sedere blu".
Detto fatto.
Ieri è tornato a casa dicendo che Matteo era particolarmente in crisi e aveva bisogno di aiuto. Dopo averci girato attorno un bel po', ha ammesso di averglielo detto: della DD, di noi che la pratichiamo, insomma TUTTO!
Matteo si è dichiarato entusiasta, ha detto che era proprio quello che ci voleva per risollevare la sua vita di coppia e darle un nuovo inizio, e ne ha parlato con Adele!!! E Adele ovviamente è scettica, anche se - pare- ha convenuto sul fatto che Daniele ed io siamo una bella coppia, senza contrasti ne momenti di tensione.
Di qui l'idea dei due uomini, che io parli con Adele e la convinca a sperimentare la DD.
"Ma ti pare che possa parlare di cose così private?" Ho detto a Daniele, scandalizzata.
"Ma se tieni un blog!" Ha obiettato.
"Intanto, chi ti dice che il mio blog l'abbia mai letto qualcuno! Poi, se anche fosse, sarebbe qualcuno che non conosco e che non mi conosce"
"Non fare la bambina! Siamo due adulti e nessuno ci può giudicare. Caso mai, ci possono prendere a esempio"
"Ma io mi vergogno"
"Non ti devi vergognare di essere una donna vera, che conosce il suo ruolo e accetta le conseguenze dei suoi errori!"
Insomma, alla fine l'uomo e' lui, lui comanda ed io obbedisco, domani sera Adele ed io ci vedremo per una "serata fra ragazze". In cui dovrò rispondere alle sue domande - sicuramente imbarazzanti - e dare consigli.
Lo so che mi sto cacciando in un guaio!!!
lunedì 14 aprile 2014
Cherubino da Siena (1414- 1484)
Qualche giorno fa Daniele mi ha letto un brano preso da Frate Cherubino da Siena, in un libro che si intitola "Regole della Vita Matrimoniale" che sembra particolarmente adatto a noi due. Lo riporto di seguito:
La seconda cosa , eh' è tenuto lo
marito dare alla moglie, si chiama
correzione reprensione, gastigamento.
Se la tua moglie adunque,
o figliuolo mio dilettissimo, facesse,
come persona fragile e difettuosa,
alcuno delitto, o alcuno difetto
ed errore che non debbe fare, chi la
debbe castigare e riprendere? certo
non altro , se non tu che gli se' marito.
E questo intendi di correzione, dove
necessariamente occorre punizione ,
percussione, o vero battitura e flagellamento.
E se ancora questo non bastasse, e
vedila fare
cosa che sia offesa di Dio, dannazione
dell' anima sua, vergogna sua o
tua, altro pericolo notabile, piglia
il bastone, e battila molto bene ; che
meglio è essere flagellata nel corpo
e sanare 1' anima, che perdonare al
corpo e dannare l' anima.
Francamente
allora battila, non con animo irato,
ma per zelo e carità dell' anima sua ;
che quella battitura e percussione, a
te che. la farai sarà meritoria, e a
lei che la sosterrà sarà utile e frut-
tifera.
http://archive.org/stream/regoledellavitam00cheruoft/regoledellavitam00cheruoft_djvu.txt
giovedì 10 aprile 2014
Solidarietà maschile
Lo scorso week end Daniele ed io siamo andati al mare. Era tutto perfetto: il sole, il vento fra i capelli, il profumo di primavera... Però, io sono stata indisponente tutto il week end, mi sarei presa a calci da sola. Daniele mi ha portato fuori a cena in un ristorante carino, abbiamo cenato a lume di candela... Vedevo che faceva sforzi sovrumani per controllarsi, però niente da fare! non riuscivo a calmarmi.
Domenica pomeriggio, in auto, sulla via del ritorno, sono stata particolarmente sgradevole e gli ho risposto male. Eravamo in una strada di campagna. Lui ha inchiodato e ha detto che mi ci voleva una lezione di quelle che non si dimenticano. Mi ha fatto segno di scendere, e di appoggiare entrambe le mani sulla fiancata dell'auto. Si è sfilato la cinta, mi ha alzato la gonna, ha abbassato i miei slip e ha cominciato a disciplinarmi con fermezza. Dopo quella che a me è sembrata un'eternità, abbiamo sentito un rumore. Due uomini, all'apparenza due contadini, camminavano sul sentiero nella nostra direzione. Uno era sulla sessantina, l'altro decisamente più giovane, appena ventenne. Daniele si è fermato, preoccupato di dover dare eventuali spiegazioni. Io mi sono ricomposta alla meglio, tirando giù la gonna e asciugandomi gli occhi umidi.
Daniele è andato loro incontro, sentivo che parlavano, ma non capivo cosa si dicessero. Dopo un po' l'uomo anziano ha cominciato ad annuire. Si è rivolto all'altro e gli ha detto qualcosa. Il giovane, che non mi aveva staccato gli occhi di dosso per un secondo, mi ha rivolto un sorriso malizioso che mi ha fatto arrossire fino alla radice dei capelli. Poi i due hanno stretto la mano a Daniele, si sono dati delle gran pacche sulle spalle e si sono salutati.
Daniele è tornato alla macchina, mi ha fatto segno di rimettermi com'ero prima e ha ripreso quello che aveva cominciato. Più tardi gli ho chiesto cosa si fossero detti "Gli ho spiegato che ti eri comportata male e ti meritavi un po' di randellate. Il vecchio ha detto che facevo bene, che anche sua moglie ne avrebbe meritate parecchie" "e il giovane?" " il giovane era il nipote. Lo zio gli ha detto di tenere bene a mente come trattare una donna quando si sposerà" "e lui?" Ho domandato. "Ha detto che non aspetta altro" ha risposto Daniele.
Eccola li', la maledetta solidarietà maschile!
Domenica pomeriggio, in auto, sulla via del ritorno, sono stata particolarmente sgradevole e gli ho risposto male. Eravamo in una strada di campagna. Lui ha inchiodato e ha detto che mi ci voleva una lezione di quelle che non si dimenticano. Mi ha fatto segno di scendere, e di appoggiare entrambe le mani sulla fiancata dell'auto. Si è sfilato la cinta, mi ha alzato la gonna, ha abbassato i miei slip e ha cominciato a disciplinarmi con fermezza. Dopo quella che a me è sembrata un'eternità, abbiamo sentito un rumore. Due uomini, all'apparenza due contadini, camminavano sul sentiero nella nostra direzione. Uno era sulla sessantina, l'altro decisamente più giovane, appena ventenne. Daniele si è fermato, preoccupato di dover dare eventuali spiegazioni. Io mi sono ricomposta alla meglio, tirando giù la gonna e asciugandomi gli occhi umidi.
Daniele è andato loro incontro, sentivo che parlavano, ma non capivo cosa si dicessero. Dopo un po' l'uomo anziano ha cominciato ad annuire. Si è rivolto all'altro e gli ha detto qualcosa. Il giovane, che non mi aveva staccato gli occhi di dosso per un secondo, mi ha rivolto un sorriso malizioso che mi ha fatto arrossire fino alla radice dei capelli. Poi i due hanno stretto la mano a Daniele, si sono dati delle gran pacche sulle spalle e si sono salutati.
Daniele è tornato alla macchina, mi ha fatto segno di rimettermi com'ero prima e ha ripreso quello che aveva cominciato. Più tardi gli ho chiesto cosa si fossero detti "Gli ho spiegato che ti eri comportata male e ti meritavi un po' di randellate. Il vecchio ha detto che facevo bene, che anche sua moglie ne avrebbe meritate parecchie" "e il giovane?" " il giovane era il nipote. Lo zio gli ha detto di tenere bene a mente come trattare una donna quando si sposerà" "e lui?" Ho domandato. "Ha detto che non aspetta altro" ha risposto Daniele.
Eccola li', la maledetta solidarietà maschile!
venerdì 14 febbraio 2014
Oggi che è San Valentino, vorrei parlarvi di Ezekiel e Daisy Mae, visto che mi sono appassionata alla love story, seguendola su un forum religioso statunitense. Loro sono belli, biondi, americanissimi, cristiani osservanti. Lui è un pastore Battista austero e appassionato, e lei la sua eterna fidanzata, innamoratissima, adorante.
Lui è un uomo forte, carismatico, un vero leader
anche nella coppia, lei fa pratica da futura moglie, dolce, ingenua, completamente
sottomessa alla sua autorità.
Daisy Mae è ben salda nei suoi principi: “Noi donne abbiamo bisogno di un
uomo che ci guidi”, così come lo è lui: “Dio comanda che le donne guardino
agli uomini nello stesso modo in cui noi gardiamo a Dio, con timore, umiltà,
intenso desiderio di compiacere*.”
Ogni volta che Daisy Mae sbaglia, bruciando la cena,
servendola in ritardo o sbagliando il dosaggio del sale, Zeke la disciplina con
fermezza.
Daisy Mae accetta la sua correzione con grazia e
gratitudine, dicendo: “Quando gli uomini puniscono le loro donne è perché le amano
abbastanza da correggerle. Ed io accolgo la sua disciplina, da vera donna quale
sono.”
(* Ho pensato a
lungo a questa frase, parlandone anche con Daniele, ne posterò in un’altra
occasione)
martedì 11 febbraio 2014
Ancora in difficoltà
E così, rieccomi qui, che continuo ad arrancare fra i miei doveri di moglie e il mio carattere casinista e ribelle! E' difficile e faccio molti errori. Ieri sera avevamo un paio di amici a cena. Ero allegra, avevo cucinato un sacco di cose, e avevo dell'ottimo vino in fresco. Forse ne ho bevuto troppo.
I nostri due ospiti erano una coppia, lei, Adele, ha un brutto carattere e non perde occasione per deridere Matteo davanti agli altri, e per sottolineare quanto lei sia in gamba. Lui, per contro, è troppo timido e pacifico per farsi valere, un po' sta al gioco, e un po' si vede che ci sta male.
A metà della cena, Adele mi ha chiesto ad alta voce: "E Daniele? E' il classico maschio italiano che comanda la moglie a bacchetta?" io l'ho sentito che mi stavo avventurando su un terreno pericoloso. Ma non ho saputo resistere. "Certo " ho esclamato, facendole l'occhiolino e mettendomi a ridere. Forse ero un po' ubriaca. "Vuole avere sempre ragione lui" ho detto, ridendo. "Non sempre" ha replicato Daniele. Era seccato, ma non me ne sono accorta. "Ma sì, amore, sempre" ho ribadito. "Figuriamoci! L'estate scorsa, per le vacanze hai deciso tu" ha detto.
Avrei dovuto fermarmi!
"Non dire sciocchezze, Daniele" l'ho apostrofato di mala grazia. "Non ricordi bene" ha insistito lui, asciutto. "Ricordo benissimo. Mi hai detto che non volevi la montagna, che non volevi un campeggio, che non volevi stare fuori dall'Italia, che volevi un posto tranquillo e a non più di tre ore di macchina. In pratica hai deciso tutto tu, e mi hai lasciato solo l'incarico di prenotare" stavo quasi urlando.
"A quanto pare sei proprio un tiranno" ha scherzato perfidamente Adele. Ecco, l'atmosfera era cambiata. Ero molto imbarazzata.
"Ti sei resa conto di avermi fatto fare la figura del cretino? e di avermi contraddetto davanti a tutti? e di avermi dato dello sciocco?" ha detto Daniele, con aria gelida. "Non hai ancora imparato a riconoscermi il rispetto dovuto" mi ha rimproverato.
Due lacrime mi hanno rigato il volto. Senza che mi dicesse nulla mi sono sfilata la gonna, inginocchiandomi sul letto. Lui è tornato in camera da letto con un paddle e con il cucchiaio grande di legno. Ho stretto i denti, aspettandomi una punizione severa, che puntualmente è arrivata. Singhiozzavo silenziosamente, tentando di rimanere in posizione.
I nostri due ospiti erano una coppia, lei, Adele, ha un brutto carattere e non perde occasione per deridere Matteo davanti agli altri, e per sottolineare quanto lei sia in gamba. Lui, per contro, è troppo timido e pacifico per farsi valere, un po' sta al gioco, e un po' si vede che ci sta male.
A metà della cena, Adele mi ha chiesto ad alta voce: "E Daniele? E' il classico maschio italiano che comanda la moglie a bacchetta?" io l'ho sentito che mi stavo avventurando su un terreno pericoloso. Ma non ho saputo resistere. "Certo " ho esclamato, facendole l'occhiolino e mettendomi a ridere. Forse ero un po' ubriaca. "Vuole avere sempre ragione lui" ho detto, ridendo. "Non sempre" ha replicato Daniele. Era seccato, ma non me ne sono accorta. "Ma sì, amore, sempre" ho ribadito. "Figuriamoci! L'estate scorsa, per le vacanze hai deciso tu" ha detto.
Avrei dovuto fermarmi!
"Non dire sciocchezze, Daniele" l'ho apostrofato di mala grazia. "Non ricordi bene" ha insistito lui, asciutto. "Ricordo benissimo. Mi hai detto che non volevi la montagna, che non volevi un campeggio, che non volevi stare fuori dall'Italia, che volevi un posto tranquillo e a non più di tre ore di macchina. In pratica hai deciso tutto tu, e mi hai lasciato solo l'incarico di prenotare" stavo quasi urlando.
"A quanto pare sei proprio un tiranno" ha scherzato perfidamente Adele. Ecco, l'atmosfera era cambiata. Ero molto imbarazzata.
"Ti sei resa conto di avermi fatto fare la figura del cretino? e di avermi contraddetto davanti a tutti? e di avermi dato dello sciocco?" ha detto Daniele, con aria gelida. "Non hai ancora imparato a riconoscermi il rispetto dovuto" mi ha rimproverato.
Due lacrime mi hanno rigato il volto. Senza che mi dicesse nulla mi sono sfilata la gonna, inginocchiandomi sul letto. Lui è tornato in camera da letto con un paddle e con il cucchiaio grande di legno. Ho stretto i denti, aspettandomi una punizione severa, che puntualmente è arrivata. Singhiozzavo silenziosamente, tentando di rimanere in posizione.
Adesso credo non potrò sedermi per un paio di giorni, e intanto devo scrivere duecento volte che devo rispettare Daniele anche in pubblico.
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