Adele ed io ci siamo trovate per una pizza, in un posto che conosce lei e che non ha scelto a caso. La pizzeria più deserta e fuori mano che abbia mai visto: decisamente Adele non voleva nemmeno rischiare che qualcuno ci sentisse. A tavola ha fatto la vaga per un po' , poi e' entrata in argomento.
"Quindi Daniele ti picchia?" Mi ha chiesto con aria maliziosa. Ecco, mi sono detta. Partiamo già in salita. Ho sorriso.
"Non mi picchia. E' solo che parecchi anni fa abbiamo concordato che ogni mio comportamento sgradevole sarebbe stato punito"
"Non mi sembra molto maturo" ha obiettato.
"Nemmeno sbeffeggiate l'uomo che ami in pubblico lo è" ho ribattuto, con aria indifferente.
Adele ha accusato il colpo.
"E.... Funziona?" Mi ha chiesto.
"Direi proprio di si"
"Be, in effetti, non vi ho mai visto litigare" ha ammesso. Siamo rimaste in silenzio per un po.
"Non ti pesa che sia lui a comandare e a decidere?" Mi ha chiesto.
"Al contrario. Mi fa sentire terribilmente sollevata. Sono contenta che la responsabilità di guidare e comandare non tocchi a me" Adele ha annuito.
"Non mi piace dover essere sempre io a prendere le decisioni e darmi da fare. Vorrei che Matteo facesse l'uomo" ha ammesso.
"Come fa a fare l'uomo, se appena apre bocca lo zittisci o lo umili? Per forza si ritira in buon ordine e ti lascia da sola a battagliare! Se invece tu gli dessi fiducia e considerazione, se gli riconoscessi tu per prima un minimo di autorevolezza e potere, lo vedresti meno defilato e più attivo" le ho detto
"Dici? E per far questo devo permettergli be... Insomma... Di picchiarmi?"
Ho sospirato. "Dagli potere. Rispettalo. Mostra un atteggiamento timoroso e reverente. Fagli capire che tu per prima lo reputi capace di essere forte, temibile e al tempo stesso protettivo. Come fa a sfidare il mondo per difendersi, se tu per prima lo fai sentire un coglione?"
Il cameriere ha trasalito. Meno male che nella pizzeria c'eravamo praticamente solo noi. Adele mi ha fatto segno di abbassare la voce.
"Quindi io dovrei provare questa... Come si chiama? Ahahahahahaha, già, disciplina domestica, per rendere il mio rapporto più felice?" ha chiesto, dubbiosa.
"Senti Adele, tu non devi fare proprio niente, sai. La vita e' tua, Matteo e' il tuo uomo, questo e' il vostro rapporto... Fai quel che ti pare" ho detto, alzandomi. Ero stufa. Lei mi ha trattenuto per un braccio.
"Va bene, non è il caso che ti offendi... La posso provare benissimo, questa disciplina domestica...ho provato tante cose, questa non è la peggiore. Un po' antiquata per il mio modo di vedere, ma insomma..."
Ha concluso. Abbiamo finito le pizza in silenzio. Staremo a vedere!
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